LE FIBRE TESSILI Artificiali Pag.3

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Le fibre artificiali

Le fibre artificiali maggiormente utilizzate si ottengono trattando la cellulosa naturale di piante diver-
se (la stessa che costituisce le fibre vegetali), opportunamente trasformata e sciolta con solventi, e
successivamente filata sotto forma di fibra tessile in filo. Le fibre artificiali possono essere utilizzate
anche in fiocco (fibra discontinua) ottenuto mediante tagliatura. Altre fibre artificiali, per la verità
oggi poco impiegate, hanno un’origine proteica (esempio Merinova, Lanital)

Viscosa (fig. 6).

Fibra cellulosica filata come filo continuo e taglia-
ta in fiocco. Caratteristiche: mano dolce e aspet-
to serico, comfort tipico delle fibre vegetali,
buona resistenza all’usura (allo stato asciutto),
buona capacità igroscopica. Impieghi: è diffusa in
numerosissimi impieghi anche in mischia con
altre fibre naturali o sintetiche, si usa anche nei
campi dell’abbigliamento e dell’ arredamento.

Fig.6

Modal.

Fiocco viscosa modificato, con migliori caratteristiche di impiego (per esempio: tenacità, modulo ad
umido, resistenza agli alcali). Caratteristiche: mano morbida, ottica brillante, eleganza dei tessuti.
Ottimo partner di mischia per cotone, lana e sintetici. Impieghi: camicie, camicette, abiti, abbiglia-
mento sportivo e per il tempo libero, lingerie, tovaglie, asciugamani.

Cupro.
Fibra ottenuta dai linters di cotone (fibre molto corte che rimangono sul seme di cotone) trattati
secondo il processo cuprammonio, prodotta come filo continuo. Caratteristiche: mano morbida e
particolarmente serica, brillantezza dei colori, buona resistenza all’usura, buona traspirabilità e igro-
scopicità. Impieghi: foderami, biancheria intima, maglieria e arredamento.
Acetato.
Filo continuo o tagliato in fiocco derivato dalla cellulosa. Caratteristiche: mano morbida e delicata,
aspetto serico, colori vivi e brillanti, buone doti di traspirabilità, bassa igroscopicità, scarsa resisten-
za all’usura. Impieghi: nell’abbigliamento femminile e per fodere, anche in mischia con altre fibre.
Lyocell.
Fibra cellulosica ottenuta mediante processo di filatura in solvente organico nel pieno rispetto del-
l’ambiente. Caratteristiche: morbida e luminosa è vicina per aspetto e mano alle fibre naturali come la
seta: è traspirante e resistente. Impieghi: pura o in mischia con altre fibre per abbigliamento femmini-
le/maschile, formale e casual, maglieria esterna e intima.

Le fibre sintetiche

Le fibre sintetiche sono derivate da sostanze organiche di sintesi (per la maggior parte dalla distilla-
zione del petrolio) che vengono polimerizzate ottenendo lunghe catene molecolari (macromoleco-
le) filabili sotto forma di filo continuo o di fiocco (fibra discontinua).

Acrilica.
Fibra sintetica con caratteristiche lanose. È dotata di una buona resistenza all’usura ed all’allunga-
mento. È inattaccabile da muffa e microrganismi. Prodotta in continuo, viene anche utilizzata in
fiocco. Può essere impiegata anche in mista con altre fibre, in particolare con la lana. Viene usata
per maglieria esterna, intima e calzetteria.

Modacrilica.
È una fibra acrilica modificata per aumentare la resistenza alla fiamma. Per questo motivo viene
impiegata per tutti quegli articoli dove sono richiesti per legge requisiti di “prevenzione al fuoco”,
come giocattoli o peluche.

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